domenica 22 novembre 2009

Le origini del Natale...(prima parte)



Il 21 dicembre è una data speciale, sul calendario. Avviene, infatti, il Solstizio di Inverno… cioè la notte più lunga ed il giorno più breve dell’anno. Dal 22 dicembre, minuto dietro minuto, le ore di luce aumentano, fino all’apoteosi del Solstizio di Estate, il 22 giugno; in quella data si avrà il giorno più lungo e la notte più corta dell’anno.
Nei primordi della storia i popoli vivevano di caccia, pastorizia ed agricoltura: attività, che tutte costringevano a lunghissimi periodi all’aria aperta. Per ripararsi dal freddo e dalla pioggia della cattiva stagione ci si rintanava in grotte od in capanne; con il freddo anche il cibo scarseggiava. L’inverno era insomma sempre, per umani ed animali, un durissimo calvario di gelo e fame.
Proprio perché simboleggiava l’inizio dell’agonia dell’inverno, sin dai tempi più remoti quella del 21 dicembre è stata quindi vissuta come la notte più magica dell’anno. E considerandola magica, quasi tutte le popolazioni antiche la trascorrevano tra grandi feste e sacrifici di ringraziamento agli dei; si accendevano anche enormi falò nei campi, usanza che dura ancora oggi in parecchie nazioni, Italia compresa… Il 25 dicembre poi, in molte parti del mondo si celebrava la nascita di un dio... Già 3.600 anni fa veniva festeggiata in Persia la nascita di Mitra, figlio del Sole e Sole egli stesso. In Egitto si ricordava la nascita di Osiride e di suo figlio Oro. In Babilonia si festeggiava il dio Tammuz, unico figlio della dea Istar rappresentata con il bimbo in braccio e con una aureola di dodici stelle attorno alla testa: l’icona della madre con il figlio neonato risale alla notte dei tempi ed ha sempre simboleggiato la Madre Terra che produce i suoi frutti. In Messico si festeggiava la nascita del dio Quetzalcoatl e nello Yucatan quella del dio Bacab. Anche il dio azteco Huitzilopoctli vede la luce il 25 dicembre, mentre gli scandinavi festeggiavano la nascita del dio Freyr. In Grecia nasce Bacco ed in Siria Adone.
L’elenco potrebbe continuare, ma fermiamoci qui, dopo aver sottolineato che quelli citati sono tutte divinità legate alla simbologia del Sole.
Ma perché nascite sacre il 25 e non il 21? Da una concezione che risale a tempi lontanissimi, nei giorni dal 22 al 24 dicembre sembra che il Sole, nel suo moto apparente, si fermi (Solstitium significa “Sole fermo”): è quindi il momento del massimo declino dell’Astro. Il 24 il Sole sembra riprendere il cammino, ogni giorno un po’ più verso l’alto fino al Solstizio di Estate…
Una data, quella del Solstizio di inverno, non solo astronomica ma anche esoterica. Su questo piano si dice infatti che nel momento in cui il Sole raggiunge il suo minimo di influssi sulla Terra (e si intorpidiscono quindi al massimo le forze fisiche), un Raggio Verde parta dal più profondo dell’Universo ed attraversi per un istante la Terra stessa. E’ il Raggio del Puro Spirito, del maggior contatto del Materiale con le Forze Superiori... A presto con la seconda e penultima parte. Buon Natale.

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